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Clandestini, “l’Apocalisse” di Lampedusa potrebbe essere solo l’inizio

by Stelio Fergola
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Roma, 14 sett – I clandestini a Lampedusa sono così tanti e a furia di parlare di hotspot al collasso il collasso medesimo, guarda un po’, arriva davvero. Com’è successo ieri sull’isola siciliana, producendo una parola – “apocalisse” – che qualcuno, ovviamente immigrazionista, recepita come una sparata casuale, magari pure razzista. A pronunciare quella parola, però, non è stato un viscido propagandista del sedicente fascioleghismo nazionale (dando per assurdo per buona la definizione e pure la pratica, visti i risultati tragici di questo governo sul tema migratorio), ma il parroco dell’isola, evidentemente in preda ad allucinazioni visive (sempre secondo un immigrazionista medio) e non davanti alla cruda e drammatica realtà.

L’Apocalisse di Lampedusa è quotidiana e non arriva certamente oggi

Il parroco fascioleghista è tale don Carmelo Rizzo, che in un’intevista rilasciata a Stranieiitalia.it usa queste parole, definendo ka situazione a Lampedusa “tragica, drammatica, apocalittica. A Lampedusa non si smaltisce nemmeno la spazzatura, l’acqua per l’isola arriva dalla terraferma. La Croce Rossa ha scorte, ma se arrivano in 3.400 al giorno, tra di loro litigano anche per l’acqua. Siamo tutti in allerta e anche il vescovo è costernato”,  dice il parroco dell’isola, don Carmelo Rizzo in una intervista al portale Stranierinitalia.it.  Poi la “bestemmia” anti-immigrazionista di un premier, Giorgia Meloni, il cui governo si sta comportando esattamente nel senso opposo : “La questione dei ricollocamenti è secondaria, sono state ricollocate pochissime persone in questi mesi, è una coperta di Linus, la questione non è come scarichiamo il problema, è fermare gli arrivi in Italia, non vedo ancora risposte concrete”. Qualcuno potrebbe ricordare al presidente del Consiglio che la risposta dovrebbe darla anche lei, fino a prova contraria.

Il caos di ieri sera è un ulteriore peggioramento

Caos al porto, caos all’hotspot, caos ovunque L’Apocalisse di Lampedusa è questo. Ed è normale che sia così, è una banalissima e maledettissima legge dei grandi numeri. Numeri sempre più grandi. Al momento ci sono 6.762 persone nel centro di accoglienza. Ed è avvenuto il finimondo quando la Croce Rossa ha aperto le linee per distribuire il cibo, perché centinaia di clandestini prima per ottenerlo, il cibo, poi per uscire dal centro, hanno generato il tumulto. A quel punto, solo l’intervento della polizia ha evitato che la situazione degenerasse. L’immigrazionista medio, lontano da situazioni così disastrose, sorseggia la sua bibita sul divano, se vede qualche immigrato gli batte un cinque per sentirsi accogliente e anti-razzista, e nel frattempo continua a vivere nel suo mondo fatato in cui è la cattiva destra che avrebbe convinto le povere persone che esista un’invasione e queste povere persone ci sarebbero perfino cascate, perché si sa, un milione di persone in 12 anni non sono poi così tante, tanto c’è Enrico Mentana in Tv, spalleggiato da Dario Fabbri che definisce i numeri addirittura “risibili”, a rassicurarci. All’immigrazionista medio diamo una notizia sconvolgente: la “cattiva destra” sta rimediando solo figuracce su questo tema, e a pagarne le conseguenze sono sempre le persone più in difficoltà. Ma a voi, dal vostro divano, cosa importa?

Stelio Fergola

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