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Def bocciato dall'Ufficio di bilancio (renziano). M5S: "Atto di guerra"

by Adolfo Spezzaferro
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Roma, 10 ott – Il governo giallo-verde, sotto attacco da parte di Ue, Bce e Fmi per il Def che fissa il deficit al 2,4% per il 2019, rimedia anche la bocciatura dell’Ufficio parlamentare di bilancio (Upb), che non ha validato la previsione sul Pil del 2019 contenuta nella Nota di aggiornamento del Def giudicandola “eccessivamente ottimistica“. Ne è convinto il presidente, Giuseppe Pisauro, in audizione alle Commissioni Bilancio. Dall’aumento dello spread registrato negli ultimi mesi, inoltre, deriva una maggiore spesa per interessi di 17 miliardi di euro tra il 2018 e il 2021.
Immediata la reazione di Lega e M5S, che passano al contrattacco, sottolineando come i componenti dell’Upb – indipendente soltanto in teoria – siano stati nominati dal governo Renzi, e quindi è ovvio che ora siano contrari alle misure economiche del governo Conte. I 5 Stelle tuonano: “La bocciatura del Def è un atto di guerra”.
La bocciatura del Def da parte dell’ufficio parlamentare di bilancio? “Ascoltiamo tutti ma gli italiani ci chiedono di tirare dritto“. Così il ministro dell’Interno, Matteo Salvini. “Cambiare” l’impostazione della manovra “sarebbe tradire i cittadini“, afferma il leader M5s Luigi Di Maio.
In ogni caso, dopo la bocciatura dell’Upb, il ministro dell’Economia Giovanni Tria oggi sarà nuovamente davanti alle commissioni Bilancio di Camera e Senato per fornire ulteriori chiarimenti.
L’Upb segnala poi come ci siano “forti rischi al ribasso cui sono soggette le previsioni per il 2019” per alcuni fattori. In particolare, spiega Pisauro, per “le deboli tendenze congiunturali di breve termine, che rendono poco realistiche forti trend al rialzo rispetto allo scenario tendenziale del prossimo anno” e per “la possibilità che nelle attese degli operatori di mercato lo stimolo di domanda ingenerato dall’espansione dell’indebitamento venga limitato dal contestuale aumento delle turbolenze finanziarie”.
Secondo l’Ufficio parlamentare di bilancio “disallineamenti rispetto alle stime del panel Upb e fattori di incertezza sulla crescita reale riguardano anche il biennio 2020-2021, periodo al di fuori dell’orizzonte di validazione”.
Come se non bastasse, la Commissione europea potrebbe giudicare la deviazione del saldo strutturale dall’Omt, insieme a quella della regola della spesa, una violazione “particolarmente grave” del Patto di bilancio, minaccia Pisauro nel corso dell’audizione al Parlamento.
“L’Ufficio parlamentare di bilancio si è rifiutato di validare la nostra Nota al Def, che per la prima volta dopo tanti anni presenta stime di crescita prudenti”. Lo si legge sulla pagina Facebook del Movimento 5 Stelle, che attacca: “Ricordiamo bene chi ha nominato Giuseppe Pisauro, Alberto Zanardi e Chiara Goretti, rispettivamente Presidente e consiglieri dell’Ufficio parlamentare di bilancio, organismo teoricamente indipendente che valuta le previsioni macroeconomiche e di finanza pubblica del governo. Furono Pietro Grasso e Laura Boldrini nell’aprile 2014, durante il governo Renzi. Cosa potevamo aspettarci da un organismo che risponde ancora ad una ex maggioranza oggi ridotta a rabbiosa opposizione?
“Veniamo da un recente passato in cui i governi gonfiavano sistematicamente le stime di crescita per promettere alla Ue un deficit più basso di quello poi realizzato a consuntivo. Ora – spiegano i 5 Stelle – il governo stima una crescita per il 2019 di soli 0,6 punti più alta di quella prevista a bocce ferme (+1,5 invece di +0,9) nonostante le tante misure espansive proposte (investimenti produttivi, reddito di cittadinanza, detassazione per le imprese). E l’Upb che fa? Ci boccia le stime! – prosegue il post -. Si conferma un organismo tutt’altro che indipendente, che giudica i documenti finanziari in base ad obiettivi strettamente politici. Questi veri e propri atti di guerra non ci fermeranno. La manovra del popolo andrà avanti, perché ciò che abbiamo promesso, e per cui siamo stati votati insieme alla Lega da 17 milioni di italiani, va realizzato. Senza se e senza ma”.
La bocciatura dell’Upb segue le forti critiche al governo espresse dalla Banca d’Italia, second cui, con le nuove stime, il debito pubblico, invece di dieci anni, ci metterebbe 18 anni a calare sotto il 100%. E che gli effetti delle misure ipotizzate sarebbero “modesti”. Poi, sul fronte delle pensioni, Bankitalia ha sottolineato come non c’è nessuna correlazione tra la disoccupazione giovanile e l’aumento dell’età di pensionamento. Una dichiarazione che ha mandato su tutte le furie il ministro del Lavoro Di Maio. “Se Bankitalia vuole un governo che non tocca la Fornero – ha replicato – la prossima volta si presenti alle elezioni con questo programma“.
Adolfo Spezzaferro

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Cesare 10 Ottobre 2018 - 5:04

Il piddi’ è espressione della finanza straniera che vuole finire di schiavizzarci.E noi paghiamo lo stipendio a deputati che remano, spesso sapendolo, contro gli interessi del popolo e del paese.Eppure esiste il reato di alto tradimento con pene dai 5 ai 10 anni.A molti di quelli che attaccano il governo appoggiando acriticamente potentati stranieri privati quali BCE, società di rating, banche o controllati dai banchieri quali FMI, etc andrebbe contestato tale reato.
L’ Italia ha un elevato risparmio dei privati, superiore al debito pubblico.Ma le rating agencies, tutte private, considerano il nostro debito pubblico a maggiore rischio di altri al fine di sbancare le casse del paese e far privatizzare ancora comperare a 2 lire tutti i beni pubblici e privati e schiavizzarci .E da noi ottengono interessi molto piu’ alti della Germania che paga solo lo 0.5% annuo contro il 3,5% sebbene non si veda quali rischi minori presenta.Questo avviene anche perchè i banchieri vogliono decidere cosa fà il governo e non accettano che decida la politica eletta dal popolo.Inoltrte poichè una maggiore spesa pubblica genererà crescita ed il famoso 3% di sforamento fu’ deciso a tavolino in passato in malafede e senza alcuna base, cio’ svelerà tutte le loro balle sulla necessità della austerità ed i popoli si potrebbero svegliare ancora di piu’ e capire l’entità della dittatura finanziaria in corso.Oggi le banche centrali e le banche oramai tutte private creano moneta a costo zero schiavizzando i popoli con tasse abnormi dovute sopratutto ad una assenza di sovranità monetaria e di banche dello stato.

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Vincenzo di meo 11 Ottobre 2018 - 6:49

Condivido tutto quello che hai scritto, ma quando il popolo si sveglierà e capirà la più grande truffa di tutti i tempi? IL SIGNORAGGIO BANCARIO, andate a vedere i vodeo di giacinto auriti, morto mel 2006, sono di un attualità disarmante

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Raffo 11 Ottobre 2018 - 12:58

Ufficio di presidenza…….i figliocci di grasso e boldrina che ancora rantolano al vento……..i tipici burocrati comunistoidi che pensano di rendere l’Italia un campo profughi africano e un terreno di conquista per gli ignobili interessi economici franco- tedeschi……….e per questo schifo inverecondo li pagano pure. Vergogna.

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