Roma, 20 mar – L’aula del Senato ha respinto l’autorizzazione a procedere contro il ministro dell’Interno Matteo Salvini, accusato di sequestro di persona aggravato per la nave Diciotti.
I no sono stati 232 (serviva la maggioranza assoluta, ossia 161 voti). Anche se i risultati sono parziali, perché si potrà votare fino alle 19, dal tabellone elettronico (il voto è palese) si vede che i no sono la maggioranza. Il risultato sarà ufficializzato alle 19 con la chiusura delle votazioni, ma il quorum è già stato ampiamente superato. Lega e M5S, quest’ultimo con l’eccezione di qualche dissidente, si sono tutti schierati per il no. E hanno potuto contare anche sui voti di Forza Italia e di Fratelli d’Italia.
Salvini: “Soccorriamo tutti”
“Amo la patria, i miei figli e il mio lavoro, mi ritengo un ragazzo fortunato. Ringrazio il buon Dio e gli italiani per l’opportunità di svolgere il mio lavoro con orgoglio e comunque votiate continuerò a svolgere il mio lavoro senza paura, altrimenti ne farei un altro”. Con queste parole il leader della Lega ha concluso il suo intervento difensivo di fronte all’aula del Senato.
“Quando si mette in dubbio che col mio lavoro abbia abusato della mia carica per qualcosa che ho fatto, faccio e rifarò per difendere i miei figli, mi emoziono – dice il vicepremier parlando dai banchi di senatore – Meno partenze, meno sbarchi e meno morti con noi: qualcuno invece dei porti voleva i cimiteri aperti“, ha affermato Salvini. E aggiunge: “Soccorriamo tutti, non sarò mai il ministro che lascia morire una persona nel mare Mediterraneo senza muovere un dito”.
Poi ringrazia il M5S precisando al tempo stesso le responsabilità dell’alleato: “Il governo ha sviluppato misure e azioni per la lotta al contrasto dell’immigrazione clandestina e ringrazio i colleghi 5 Stelle perché le cose si fanno in due, evidentemente”.
E ha concluso chiarendo che “per andare a processo dovrei dire una bugia”. Un riferimento al fatto di non aver agito per interesse nazionale.
Le senatrici dissidenti saranno espulse dal M5S
Come avevano annunciato, le senatrici dissidenti M5S, Elena Fattori e Paola Nugnes, hanno votato sì all’autorizzazione a procedere per Salvini. Per questo saranno “immediatamente deferite ai probiviri ed espulse” fanno sapere i vertici del Movimento. “Sarò deferita ai probiviri, come giustamente vuole il codice di comportamento 5 stelle. Ma io questo processo lo affronterò con la testa alta e la schiena dritta”, ha detto Fattori nel suo intervento in aula. Allo stesso modo Nugnes nella sua dichiarazione di voto ha affermato: “A mio giudizio, no: non c’era un interesse preminente dello Stato” da difendere sul caso Diciotti.
Adolfo Spezzaferro
4 comments
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Non si puo’ aiutare tutti vi ricordate gli ebrei usciti dai campi il loro povero corpo e fisico usciti dai campi comera e loro non mi sembrano patiti quelli che arrivano in Italia fanno anche i buttafuori nei negozi o spacciatori parliamone
[…] 27 mar – Se il caso Diciotti è ormai un vecchio ricordo, il ministro dell’Interno Matteo Salvini adesso rischia di essere […]
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