Roma, 30 apr –Il tasso di disoccupazione a marzo è diminuito dello 0,4% rispetto al mese di febbraio, ma i dati restano allarmanti, in particolare per quanto riguarda i giovani. Secondo il rapporto Istat pubblicato questa mattina, lo scorso mese si è registrato un aumento degli occupati che adesso sono il 58,9% (+0,2%).
Aumento dell’occupazione che riguarda sia uomini che donne, e che vede un incremento pure tra i minori di 34 anni (+69 mila). Mentre non si registrano più occupati tra le persone dai 35 ai 49 anni. Tra gli ultracinquantenni si registra invece un calo di -14 mila. Aumenta al contempo il numero dei dipendenti permanenti (+44 mila) e degli indipendenti (+14 mila), quelli a termine risultano invece stabili.
Il dato generale dice inoltre che le persone in cerca di occupazione sono calate del 3,5% (-96 mila). La diminuzione riguarda entrambi i generi e tutte le classi d’età. Il tasso di disoccupazione passa dal 10,5% al 10,2% con un calo di 0,4 punti percentuali. Complessivamente la stima degli inattivi tra i 15 e i 64 anni è stabile, vista la diminuzione tra i minori di 34 anni ma l’aumento tra gli over 35. Un tasso di inattività che risulta quindi invariato attestandosi al 34,3% per il terzo mese consecutivo.
I dati continuano ad essere allarmanti
Tra gennaio e marzo 2019 il tasso di occupazione ha registrato una crescita rispetto agli ultimi tre mesi del 2018. Complessivamente +0,2%, ovvero +46 mila. Guardando allo stesso periodo sono diminuiti i dipendenti a termine (-1,0%, -31 mila) e aumentati sia i dipendenti permanenti (+0,4%, +64 mila), sia gli indipendenti (+0,3%, +14 mila).
L’occupazione è cresciuta su base annua dello 0,5%, ovvero +114 mila unità. Un incremento che coinvolge tutte le classi di età. Una crescita accompagnata al calo quindi dei disoccupati (-7,3%, pari a -208 mila unità) e degli inattivi tra i 15 e i 64 anni (-0,3%, -35 mila).
Il dato che continua però ad essere maggiormente allarmante riguarda la disoccupazione giovanile tra i 15 e i 24 anni. A marzo 2019 pari al 30,2%. E’ il minimo da ottobre 2011, ma significa che in Italia quasi un giovane su tre è senza lavoro.
Alessandro Della Guglia
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[…] i lavoratori italiani hanno ben poco da festeggiare: sono ancora troppe le morti bianche, quasi un giovane su tre è disoccupato. E potremmo continuare ancora a lungo. Soffermiamoci, invece, su un fenomeno che sicuramente […]
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