Roma, 4 ott – Il governo Meloni dovrà nascere il prima possibile. È la sintesi delle dichiarazioni del premier in pectore, che si è espresso anche sulle voci sul toto-ministri e sui contatti con il presidente del Consiglio uscente Mario Draghi.
Governo, per Meloni “si deve fare presto”
La probabile futura premier torna a parlare, dopo il raduno Coldiretti di sabato, e lo fa in modo piuttosto deciso, considerate le voci ormai incontrollate che orbitano attorno alla maggioranza, dalla sua presunta volontà di volere otto ministri tecnici agli screzi sul tema con Matteo Salvini e Silvio Berlusconi. Per il governo Meloni, questo è evidente, la prima emergenza da affrontare sarà la crisi energetica. In tempi brevissimi, secondo il leader di FdI, che afferma, come riporta l’Ansa: “Vediamo di capire quando sono le consultazioni, bisogna cercare di fare presto, ci sono troppe scadenze importanti”. Oltre questo, c’è il chiaro intento di difendere l’unità della coalizione dalle tensioni interne come dalla “fame” di bisticci della stampa. Una coalizione che si presenterà unita dal presidente della Repubblica Sergio Mattarella nel giorno delle consultazioni.
“Nessun inciucio con Draghi”
L’inciucio era già stato smentito da Palazzo Chigi, ma le voci hanno continuato a circolare. Prima ancora di guidare il governo, la Meloni dice la sua: “Leggo tante cose, la Meloni è diventata draghiana. Io penso che persone normali che cercano di organizzare una transizione ordinata nel rispetto delle istituzioni facciano una cosa normale, non è che si fa un inciucio”. D’altronde, al Consiglio europeo del 20 e del 21 ottobre molto probabilmente andrà ancora Mario Draghi, così come ultimi documenti e proposte sono quelli dell’esecutivo ancora in carica.
Alberto Celletti
3 comments
Per la fretta la gatta de i figli ciechi.
Per la fretta la gatta fece i figli ciechi.
Va meglio ?
Sono “fluidi” come la alessandra mussoFini