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Grillo contro Di Maio, il M5S si spacca sull'euro

by La Redazione
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Roma, 4 apr – “Adesso proponiamo un referendum sull’euro”. Così Beppe Grillo è tornato a proporre quella che sembrava fosse la linea sul tema dei Cinque Stelle, almeno fino a qualche tempo fa. Ovvero, non sappiamo se vogliamo l’euro oppure no ma vediamo di capire cosa vorrebbero gli italiani. Linea poi rettificata, cambiata, seppellita. Luigi Di Maio aveva anzi pensato bene di parlare di tutt’altro, per non inimicarsi qualche santo in paradiso. Il fondatore del movimento pentastellato ha rilanciato però l’idea, in un’intervista pubblicata oggi dal nuovo mensile francese Putsch:“Ho proposto un referendum per la zona euro. Voglio che il popolo italiano si esprima. Il popolo è d’accordo? C’è un piano B? Bisogna uscire o no dall’Europa?”.
“Tutti i trattati che sono stati firmati erano giusti, ma sono stati deformati dai regolamenti – ha dichiarato Grillo – in seno al Movimento 5 Stelle abbiamo riflettuto su 7 punti come il Patto di bilancio europeo, l’eurobond, l’euro-obbligazione o la condivisione del debito. Se siamo un’unione di paesi, dobbiamo condividere. Perché ci sono due economie, quella del nord e quella del sud. E noi, gli italiani, siamo nel sud”. Il comico a Cinque Stelle ha poi parlato di colpo di Stato: “Oggi siamo nella post-democrazia. C’è stato un colpo di Stato al contrario. Hanno utilizzato la democrazia per distruggerla”. Grillo ha poi specificato che “in realtà, a causa di una legge elettorale, ci siamo ritrovati, già lo sapevamo, in un’impasse. La legge è stata decisa a tavolino per impedirci di governare. Allora, cos’è la democrazia? Non lo so, ma la democrazia dovrebbe consentire a chi prende più voti di governare”.
Pronta la replica dell’ex premier Matteo Renzi, che giudica il referendum sull’euro una follia: “Oggi Grillo torna al referendum sull’euro. Da quando ha capito che non andranno a Palazzo Chigi ha ripreso con insulti e follie. Sono orgoglioso di aver contribuito, con tanti amici, a evitare l’accordo con il Pd e M5S. La coerenza vale più delle poltrone”. A far discutere, inevitabilmente, è però la presa di posizione di Luigi Di Maio, che di fatto ha bocciato la proposta di Grillo, generando lo scontro in seno al M5S: “Grillo è uno spirito libero e lo conosciamo tutti: ma la linea sull’Europa e sull’euro resta sempre quella: cambiare tutto”, ha detto Di Maio arrivando a Montecitorio. “Per cambiare ce lo devono far fare – ha sottolineato il già candidato premier dei Cinque Stelle – Escludere M5S dal governo significa escludere i cittadini dalle decisioni e non solo su l’Europa e sull’euro ma su chi deve governare”.
Alessandro Della Guglia

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1 commento

Cesare 4 Maggio 2018 - 5:34

“Tutti i trattati che sono stati firmati erano giusti” dice il pifferaio magico! Come se il trattato di mastricht, che pone le leggi europee sopra quelle nazionali, cosa che giustamente la corte costituzionale tedesca ha rifiutato mentre i nostri zerbini non hanno detto niente, fosse giusta.Era solo per fare un esempio ma la distruzione dei popoli che ha portato questa oligarchia è fatta di infiniti trucchi

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