Bruxelles, 26 apr – Nel 2018 l’Italia è stato il Paese Ue che ha concesso il maggior numero di protezioni internazionali, superando la Francia è attestandosi al secondo posto dopo la Germania. Il dato emerge da un’analisi Eurostat. Nel 2018, si legge nel rapporto, i 28 Stati membri Ue, nel loro insieme, hanno garantito protezione internazionale a 333.355 profughi. Oltre il 40% delle decisioni positive sono state in Germania (139.600), in Italia (47.885), e Francia (41.440). Nel 2017 i richiedenti asilo ad aver ottenuto parere positivo erano stati 538 mila, quindi il numero è nettamente in calo.
In Italia il primato degli immigrati africani
Nel dettaglio, emergono differenze nelle nazionalità degli immigrati a cui abbiamo concesso protezione. Mentre in Europa la media delle persone a cui è stato dato l’asilo sono soprattutto quelle provenienti dalla Siria (96.100 persone, cioè il 29% del totale), dall’Afghanistan (53.500 con il 16%) e dall‘Iraq (24.600, con il 7%), in Italia ad aver ottenuto il maggior numero di permessi sono stati gli immigrati provenienti dalla Nigeria, con 8.615 permessi rilasciati, Pakistan, con 5.440, e Bangladesh con 4.760. Il nostro Paese ha concesso lo “status di rifugiato” a 7.315 migranti, la “protezione sussidiaria” a 8.570 persone e una protezione per “ragioni umanitarie” a 31.995 persone. Va detto però che il cosiddetto permesso umanitario è stato abolito dal ministro dell’Interno Matteo Salvini. Il tasso di riconoscimento in Italia è stato pari al 32% in prima istanza (nel dettaglio,30.670 decisioni positive su 95.210 domande analizzate) e del 40% in appello (17.215 decisioni positive su 42.970 domande). Ma, attenzione, anche l’appello è stato abolito dal decreto Salvini.
Rimpatri: botta e risposta Salvini-Di Maio
Sebbene il vicepremier e leader della Lega Salvini abbia voluto ribadire come “in Italia e in Sicilia non si arriva più, si arriva se si ha diritto. Questo mi è costato minacce e probabilmente qualche processo, ma vado avanti”, l’alleato pentastellato Luigi Di Maio è andato in pressing ricordandogli che “i rimpatri sono stati promessi e vanno fatti il prima possibile. Non sono il ministro dell’Interno ma gli sto ricordando che bisogna fare i rimpatri perché è stato promesso e dobbiamo farlo“. Gli irregolari in Italia sono 90 mila, ma i rimpatri procedono davvero a rilento.
Aumentano le richieste d’asilo
Secondo un report di In migrazione di marzo, a fronte di appena 115 persone sbarcate nel gennaio 2019, ci sono state 3.409 richieste di asilo. “Tra dicembre 2018 e gennaio 2019 – si legge nel dossier – si assiste a un dimezzamento degli sbarchi e, parallelamente, a una crescita delle domande di protezione internazionale. Nell’arco degli ultimi 12 mesi le domande di asilo non sono diminuite proporzionalmente al crollo degli sbarchi. Nei primi 8 mesi del governo Conte l’Italia ha complessivamente visto oltre 29.000 richieste di asilo, a fronte di 10.000 sbarchi“. Segno che molti irregolari già presenti sul nostro territorio stanno cercando di restare.
Ludovica Colli