Roma, 13 lug – Dopo la tregua dei giorni scorsi gli sbarchi stanno per riprendere. E si prevede saranno più massicci di prima. Ieri sono sbarcate 902 persone, ma il numero è destinato a salire drammaticamente molto presto. Nella sola giornata di ieri, infatti, al largo della Libia si sono registrati 4.100 salvataggi, e si presume che nei prossimi giorni i disperati tratti in salvo sbarcheranno sulle coste italiane.
A raccogliere in mare queste persone, la nave di una ong, i mezzi di Frontex ed Eunavformed , oltre a una nave e alle motovedette della Guardia costiera. Tutte le operazioni di salvataggio sono avvenute nelle acque libiche, praticamente davanti alle coste, e hanno scatenato la rabbia della Lega, con il leader Matteo Salvini che annuncia una denuncia per favoreggiamento dell’immigrazione. Intanto il governo di unità nazionale della Libia insediato a Tripoli del premier Fayez Al Sarraj ha chiesto alle forze armate libiche di “usare l’aviazione” contro “l’emigrazione illegale”.
Stamattina 403 immigrati sono sbarcati a Porto Empedocle, dovevano sbarcare ad Augusta ma poi a causa degli incendi che stanno devastando la Sicilia la nave dell’ong carica di immigrati ha deviato la sua rotta. Tra oggi e domani 934 profughi sono attesi a Salerno, nel 21esimo sbarco da luglio del 2014: già mobilitati i volontari, la Caritas, la prefettura e i mediatori culturali per le procedure di identificazione e prima accoglienza. I migranti sbarcheranno dalla nave Vos Prudence di Medici Senza Frontiere: a bordo pare ci sia anche una donna incinta in fase di travaglio. Domattina anche Vibo Valentia tornerà a essere porto di attracco dopo la pausa delle scorse settimane. Arriverà il rimorchiatore Vos Hestia, di Save the Children, con a bordo 578 persone di varie nazionalità. Tutti questi immigrati attesi nelle prossime ore, tuttavia, non fanno parte del computo dei salvataggi di ieri.
I dati del Viminale, che nel suo giornaliero Cruscotto statistico sull’immigrazione monitora quotidianamente gli sbarchi in Italia degli immigrati, afferma che dal 1 gennaio alle ore 8 del 13 luglio sono arrivate sulle nostre coste 86.123 persone. Nello stesso periodo del 2016 erano 78.255, il 10% in meno. E sulla base delle identificazioni, la maggior parte degli immigrati non ha diritto all’asilo poiché lo status di rifugiato si concede solo a chi fugge da guerre e persecuzioni. I Paesi da cui arriva la maggior parte di chi sbarca sulle coste italiane, sono solo poveri.
Anna Pedri