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“La ripresa non decolla, sale l’incertezza”: ecco le brutte stime dell’Upb

by Adolfo Spezzaferro
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Roma, 12 apr – “La ripresa in Italia non decolla mentre sale l’incertezza per famiglie e imprese”. Nella nota sulla congiuntura di aprile, l’Ufficio parlamentare di bilancio stima che nel primo trimestre il Pil aumenti su base congiunturale dello 0,1%. Ma, attenzione, su base tendenziale, ossia rispetto allo stesso periodo del 2018, si prevede un calo (-0,1%). Inoltre l’indicatore di incertezza, pur mantenendosi al di sotto dei massimi del biennio 2013-14, ha mostrato a partire dalla parte finale del 2018 “una tendenza al peggioramento“. L’Upb spiega che “il contesto internazionale potrebbe risentire di nuove restrizioni agli scambi”, ossia i dazi commerciali. “Oltre che di rischi specifici in Cina e nel Regno Unito”, aggiungono gli esperti. “L’economia italiana resta inoltre esposta alla volatilità dei rendimenti sui titoli del debito pubblico“, concludono. Una doccia fredda per il governo Lega-M5S (già nel mirino di Fmi e Ue).

Castelli: “Segnali di ripresa concreti e reali”

I” dati sulla produzione industriale certificati dall’Istat (+0,8% su gennaio 2019 e +1,7% su dicembre 2018) nei giorni scorsi assumono maggiore rilevanza se rapportati con quello della produzione dell’area Eurostat, che invece vede una flessione del -0,2% nel mese di febbraio. Analogamente l’Upb prevede il Pil al +0,1% nel primo trimestre di quest’anno”. Così il viceministro dell’Economia e delle Finanze, Laura Castelli, secondo cui “è evidente – prosegue – che si intravedono segnali di ripresa concreti e reali, e le misure contenute nella legge di Bilancio devono ancora produrre compiutamente i loro effetti. Il Paese sta rispondendo positivamente alle politiche che abbiamo messo in campo come governo”.

Brunetta: “I due vicepremier vogliono sfidare di nuovo Bruxelles”

Di tutt’altro avviso il responsabile economico di Forza Italia Renato Brunetta, che lancia l’allarme conti pubblici. ”Il ministro Tria si trova, ancora una volta, sotto l’assedio dei due vicepremier Matteo Salvini e Luigi Di Maio che, stando alle indiscrezioni riportate oggi da Repubblica, starebbero preparando un ‘contro Def‘ che va in direzione opposta a quello appena approvato dal Consiglio dei ministri, nel quale ha prevalso la linea prudente del ministro”, dice il deputato forzista. “L’intento sarebbe quello di sfidare nuovamente la Commissione europea, sforando i parametri di deficit e debito, in barba alle regole dei trattati europei e agli accordi sottoscritti solo quattro mesi fa dallo stesso governo con Bruxelles. Conferma della Flat tax e della volontà di coprire l’aumento dell’Iva con nuovo deficit. Questa la sfida che Salvini e Di Maio vorrebbero lanciare a Tria, all’Europa, ai mercati e alle istituzioni internazionali”.

Adolfo Spezzaferro

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1 commento

Cesare 12 Aprile 2019 - 4:20

Per Brunetta dobbiamo piegarci a stranieri che pensano di poter decidere per conto di una nazione sovrana.Si mettesse lui a 90 gradi ma lasci stare gli italiani che non vogliono essere sodomizzati
da sconosciuti senza alcun diritto di dettarci legge.Povera forza italia ridotta oggi a zerbino di poteri occulti della finanza straniera.

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