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Suppletive Sardegna: cresce ancora CasaPound, che conquista il 2,9%

by Adolfo Spezzaferro
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Cagliari, 21 gen – Il centrosinistra torna a vincere, conquistando un seggio alla Camera alle elezioni suppletive in Sardegna. In realtà il posto è stato scippato al Movimento 5 Stelle (che inizia a perdere). Andrea Mura, ex pentastellato, cede il passo ad Andrea Frailis, 62 anni, eletto con il 40,46 per cento, pari a 15.581 voti.

Il dato più rilevante è però l’affermazione per il candidato di CasaPound Italia, Enrico Balletto, che ha conquistato il 2,9% dei voti, confermando la crescita continua della Tartaruga frecciata verso il 3% della soglia di sbarramento nazionale.

Preoccupante è invece il dato sull’astensione. Su 251 mila elettori l’affluenza si è fermata al 15,56 per cento, con soli 31 mila votanti.

E’ chiaro che il popolo grillino non è andato a votare, forse anche perché deluso dalla vicenda di Mura, che aveva abbandonato il seggio pochi mesi dopo la sua elezione per dedicarsi alla sua passione, la vela.

Dopo soli sette mesi cambio della guardia quindi, con l’elezione del giornalista in pensione Frailis, volto noto della tv locale. Magro bottino per gli altri candidati, Luca Caschili (5 Stelle) con il 29 per cento e Daniela Noli (centrodestra, esponente di Forza Italia) con il 28 per cento.

Quello che emerge è che le suppletive, in generale, non hanno interessato gli aventi diritto. Basti pensare che alle Politiche dello scorso marzo nello stesso collegio aveva votato il 67 per cento.

Il dato politico – oltre all’affermazione di CasaPound, segno inequivocabile che i cittadini che si sentono davvero rappresentati vanno a votare anche quando non ci va nessuno – è che al di là della vicenda del velista, che di certo non ha fatto buona pubblicità al movimento, i 5 Stelle di governo non trainano quanto quelli di protesta.

Spendiamo infine poche parole per Forza Italia, il cui leader Silvio Berlusconi ridisceso in campo per l’ennesima volta si è speso inutilmente nei bar e tra i cittadini del collegio per “spingere” il suo candidato. Le battute a sfondo sessuale pare non “tirino” più.

Adolfo Spezzaferro

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