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Tajani: "Foa non lo votiamo, Salvini doveva consultarci"

by La Redazione
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Tajani

Roma, 30 lug – Adesso è ufficiale: Forza Italia non voterà per Marcello Foa, il candidato del governo gialloverde alla presidenza della Rai. Il giornalista fortemente voluto dal leader della Lega Matteo Salvini rischia di far saltare il centrodestra. Oppure no. Dipende dagli accordi che i due partiti del centrodestra troveranno sottobanco. “Non potremo votare il candidato a presidente Rai indicato dal governo. Avremmo voluto che si fosse seguito un metodo diverso“. Lo ha affermato Antonio Tajani, vicepresidente di Forza Italia, incontrando la stampa a Mestre. “Auspico che la Lega torni a far parte del centrodestra. Oggi questo governo sembra una guida grillina con oscillazioni che ci fanno preoccupare“.
Poi Tajani chiarisce: “Votare no alla Rai non ha nulla a che vedere con l’alleanza di centrodestra. Abbiamo contestato il metodo, visto che al governo c’è una parte importante del centrodestra e nessuno ci ha consultato. Sarebbe stato normale che i nostri alleati avessero concordato con noi una scelta visto che il canone Rai lo pagano tutti. Tutti devono sentirsi rappresentati”. Il vicepresidente di Forza Italia precisa che “è il metodo che non ci piace: non possono esserci imposizioni, le scelte devono essere condivise. Siamo costretti a votare no, non a cuor leggero”.
Il “vice-Cav” lamenta la lontananza dell’esecutivo Conte dalle posizioni del centrodestra: il governo “è molto di sinistra”. “La parte centrodestra non la vedo – spiega -, al di là delle dichiarazioni, nelle politiche economiche. D’altra parte il M5S ha raccolto parte dei voti del Pd”. Il vicepresidente di Forza Italia pertanto torna alla carica: “Noi siamo gli alleati più corretti, leali, disponibili, ma essere leali non significa essere deboli o sottomessi”.
Tajani conferma che le alleanze con la Lega sul territorio non sono in discussione, tuttavia l’attuale momento “dimostra che il matrimonio Lega-5 Stelle sia contro natura”. “Ci auguriamo – aggiunge – che la Lega cambi punto di vista e risponda alle richieste dei cittadini. Il Veneto ne è un esempio”.
Sul fronte Rai, la partita si giocherà mercoledì in commissione di Vigilanza. Se Forza Italia voterà insieme con il Pd (che ha dichiarato guerra a Foa perché sovranista, anti-euro e filo-Putin) contro la nomina del candidato, si consumerà uno strappo che avrà un impatto devastante su di un’alleanza territoriale su cui poggiano le regioni del Nord e centinaia di Comuni. Ecco perché la quadra va trovata entro quella data. Forza Italia quindi sta semplicemente alzando la posta. Evidentemente la presidenza della commissione di Vigilanza (poltrona sulla quale siede il forzista Alberto Barachini, ex Mediaset) non è bastata. Magari gli alleati azzucrri, in cambio del voto a Foa, puntano alla poltrona di direttore di tg. Staremo a vedere.
Adolfo Spezzaferro

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2 comments

Raffo 30 Luglio 2018 - 2:21

Tajani sbraita……..benissimo, se all’euro burocrate non va bene Foa allora significa che il prescelto rischia di essere la persona giusta………forza italia si vergogni……il loro must tipico……. soldi e poltrone. Auguroni.

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Fabrizio 30 Luglio 2018 - 6:04

Proprio sicuro di quel ….pluralia majestatis?????

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