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Tav, nuove tensioni per il governo: Salvini la vuole. I 5 Stelle no

by Adolfo Spezzaferro
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Roma, 27 lug – Nuove tensioni nel governo gialloverde. Stavolta a dividere Lega e Movimento 5 Stelle è la Tav. Il vicepremier e leader della Lega Matteo Salvini lancia l’avvertimento agli alleati di governo: sull’alta velocità Torino-Lione si va avanti. Le parole del ministro dell’Interno, intervenuto a Mattino24 su Radio24, arrivano in risposta di quelle del ministro dei Trasporti, il pentastellato DaniloToninelli, che mettevano in discussione il proseguimento dei lavori.
Dal mio punto di vista sulla Tav occorre andare avanti, non tornare indietro“. Così Salvini stamattina, che chiarisce: “C’è da fare l’analisi costi-benefici: l’opera serve o no, costa di più bloccarla o proseguirà? Sarà questo il ragionamento per ogni opera“. Insomma, per il vicepremier è questa la linea da seguire per “la Tav, la Tap, la Pedemontana, Terzo Valico“. In merito al contratto di governo Lega-M5S poi specifica: “Questo c’è scritto e questo faremo”. Il leader leghista ha poi aggiunto che “la polizia continuerà ad arrestare chi lancia sassi contro i lavoratori“, un chiaro riferimento alle violente contestazioni dei No Tav (su posizioni non così distanti dalla base grillina) in Val di Susa.
Per il ministro Toninelli, invece, la Torino-Lione andrebbe rivista del tutto. In un lungo post su Facebook il pentastellato ha rimesso in discussione il progetto all’indomani di un nuovo scontro tra gli attivisti No Tav e le forze dell’ordine, che nel week end si sono fronteggiati vicino al cantiere di Chiomonte per due notti di fila. “Rifarsi al Contratto di governo – scriveva Toninelli – significa voler ridiscutere integralmente l’infrastruttura in applicazione dell’accordo con la Francia. Senza preclusioni ideologiche, ma senza subire il ricatto che ci piove in testa e che scaturisce dalle scandalose scelte precedenti. È questo il principio in base al quale stiamo lavorando. Ecco perché adesso nessuno deve azzardarsi a firmare nulla ai fini dell’avanzamento dell’opera. Lo considereremmo come un atto ostile“. Ipotesi improbabile, visto che il premier Giuseppe Conte sembrerebbe allineato con il M5S e deciso a non far proseguire i lavori. Anche Toninelli ha citato il contratto di governo, sottolineando che “con riguardo alla Linea ad Alta Velocità Torino-Lione”, prevede l’impegno “a ridiscuterne integralmente il progetto nell’applicazione dell’accordo tra Italia e Francia”.
Al di là delle soluzioni che si troveranno, Salvini e Toninelli sono d’accordo sulla volontà di non sprecare altri fondi pubblici. Secondo il titolare dei Trasporti “sono stati sprecati i soldi dei cittadini italiani”. Proprio per questa ragione, precisa, il ministro prova “rabbia e disgusto” nello studio del dossier sulla Torino-Lione. Dello stesso avviso il ministro dell’Interno: “Non è che faccio pagare agli italiani miliardi”. Sul dossier infatti pende il rischio di una multa da due miliardi.
Certo è che per il M5S sarebbe un bel problema avallare la prosecuzione dei lavori della Tav, visto che gli attivisti della Val di Susa sono in gran parte vicini al movimento e si sentirebbero traditi da un ripensamento.
Per quanto riguarda, invece, la Tap, a quanto pare si farà senza intoppi. Secondo quanto riportato dal Corsera, alla Casa Bianca la questione è stata messa “in cima alla lista dell’agenda” dell’incontro tra il presidente Usa Donald Trump e il presidente del Consiglio Giuseppe Conte. Il premier del canto suo dovrebbe fornire le rassicurazioni e le garanzie che gli americani si aspettano sull’avanzamento dei lavori del gasdotto. Altra ragione per cui difficilmente la Tap non sarà cancellata è che la penale per annullare l’opera è tra i 40 e i 70 miliardi di euro. Più ottimistiche le stime del ministero dello Sviluppo economico, che parlano di una penale non inferiore ai 20 miliardi. Comunque un mucchio di soldi.
Le autorità azere la scorsa settimana, durante la visita del Presidente Sergio Mattarella a Baku, avevano avvertito l’Italia: “Se non avete già intenzione di portare avanti l’opera non dovete che dirlo, abbiamo rotte alternative, l’Austria e altri Paesi sarebbero ben felici…“.
Tuttavia, anche i lavori della Tap di certo non procedono senza problemi con i residenti, che spesso hanno protestato duramente con scontri con le forze dell’ordine. Il vicepremier e capo politico del M5S, Luigi Di Maio, assicura che “qualsiasi opera sul territorio italiano va fatta dialogando con le comunità” e che mai il suo governo invierà la polizia a sgomberare i manifestanti.
Staremo a vedere.
Adolfo Spezzaferro

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2 comments

Tav, nuove tensioni per il governo: Salvini la vuole. I 5 Stelle no - WordWeb 27 Luglio 2018 - 10:36

[…] Tav, nuove tensioni per il governo: Salvini la vuole. I 5 Stelle no  Il Primato Nazionale […]

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Paolo 27 Luglio 2018 - 12:34

I faraoni d’Egitto hanno fatto più in fretta con meno polemiche e nessuna contestazione.

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