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“Piano vaccini in ritardo, serve il Mes”. Tajani torna alla carica con il prestito-trappola Ue

by Adolfo Spezzaferro
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tajani mes

Roma, 23 dic – “Piano vaccini in ritardo, serve il Mes“, così Antonio Tajani, vicepresidente di Forza Italia, torna alla carica con il prestito-trappola Ue. Dopo che l’ex presidente della Commissione Ue Romano Prodi ha rilanciato l’utilizzo del Mes sanitario, anche il braccio destro di Silvio Berlusconi torna a chiedere all’Italia di accedere ai 37 miliardi di prestito Ue per l’emergenza sanitaria causata dalla pandemia.

Tajani: “Piano vaccinazione in ritardo. Serve il Mes”

Ho il timore che il piano di vaccinazione del governo sia già in ritardo. Carenza di medici e poca formazione. C’è il rischio che in molte strutture non si sappiano neanche preparare le dosi. Ecco a cosa sarebbero serviti i soldi del Mes sanitario“, scrive su Twitter Tajani. Come è noto, Forza Italia è da sempre schierata con chi chiede il Mes nel governo giallofucsia, in primis Italia Viva di Matteo Renzi.

Pure Italia Viva torna alla carica con il Mes sanitario

E proprio Iv ancora una volta torna in pressing sul premier per far sì che il governo richieda il Mes sanitario. “Lunedì sera abbiamo visionato i progetti e ci siamo presi una settimana per dire al presidente Conte che valuteremo tutto e faremo proposte e integrazioni. Rimane il punto di domanda che ci siano 9 miliardi sulla sanità, più altri sei sull’efficientamento energetico degli edifici degli ospedali“, riporta il ministro della Famiglia Elena Bonetti. Ai microfoni di Radio In Blu, la renziana obietta: “La domanda è perché dobbiamo usare a debito dei soldi con un debito con condizioni peggiori dei 36 miliardi del Mes che ci spetterebbero a condizioni agevolate. Su questo è importante riconfrontarci”.

Ecco perché il Mes è una trappola

In verità, come il Primato Nazionale scrive da mesi, la versione sanitaria del Mes è una trappola, perché è un prestito con condizionalità tali che potrebbero mettere in seria difficoltà i nostri conti pubblici. Tanto che accedere a quei soldi equivarrebbe a spalancare le porte alla troika, che commissarierebbe la nostra economia.

Il braccio di ferro Renzi-Conte

Il braccio di ferro tra Renzi e Conte sul Mes è un nodo davvero cruciale per la tenuta della maggioranza. Il Movimento 5 Stelle infatti resta (almeno per adesso) fermamente contrario. E un eventuale prendere o lasciare imposto al premier da parte del leader di Iv sarebbe un bel problema. Oltre che la prova provata che, al di là dell’intesa sul Recovery fund, Renzi punta a far cadere Conte.

Adolfo Spezzaferro

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1 commento

SergioM 23 Dicembre 2020 - 2:42

Cioè , col MES

Arcuri si TOGLIE LA PAGLIA (anzi PAJA… TAJANI …) ) DAL CULO ????
Compra siringhe NORMALI ?
Impara improvvisamente l’ ORGANIZZAZIONE ???

Mi sfugge il nesso …. ma ….mi ricordo Tajani “Monarchico” negli anni ’70 …. Se nasci xxxxx , puoi mai diventare un GENIO ????

Partito di plastica (FI) …. cervelli di plastica …..

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