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Vertice Di Maio-Salvini. Riparte il toto-nomi: Conte premier, Savona agli Esteri

by La Redazione
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Roma, 31 mag – Il governo giallo-verde 2.0 prende sempre più corpo. Matteo Salvini è volato a Roma per un vertice con Luigi Di Maio per trattare sull’esecutivo, alla cui guida potrebbe essere confermato Giuseppe Conte, il premier designato dal leader della Lega e da quello dei 5 Stelle che domenica ha rinunciato dopo il no di Sergio Mattarella al professor Paolo Savona all’Economia.
La trattativa ruota proprio intorno al nome del professore euroscettico indesiderato dal Colle. Secondo i rumors, Savona potrebbe andare al ministero degli Esteri (ma si parla anche delle Politiche europee). A quel punto per l’Economia ci sarebbe Pier Luigi Ciocca, ex vicedirettore di Bankitalia con incarichi in Bce, legato a Ciampi, benvisto a Bruxelles. Il soggetto ideale per tranquillizzare Mattarella (e i mercati).
Salvini e Di Maio dovrebbero andare uno all’Interno, casella chiave per gestire sicurezza e immigrazione (due punti cruciali del programma leghista), l’altro al Lavoro. Ma se davvero dovesse entrare nella maggioranza anche Fratelli d’Italia, per Guido Crosetto ci sarebbe il ministero della Difesa. Casella che potrebbe essere occupata anche dalla leader di FdI, Giorgia Meloni, la quale ha annullato gli impegni in Puglia per convergere su Roma
Per il resto, il toto-nomi dovrebbe essere più o meno quello che girava fino allo stop di Mattarella di domenica. Il braccio destro di Salvini, Giancarlo Giorgetti, dovrebbe essere nominato sottosegretario alla presidenza del Consiglio. Riccardo Fraccaro (M5S) dovrebbe guidare la Pubblica amministrazione. La leghista Giulia Bongiorno andrebbe ai Rapporti con il Parlamento mentre a Stefano Stefani (Lega) toccherebbero gli Affari Regionali. Per le Infrastrutture è in lizza Mauro Coltorti (M5S). Sponsorizzato da Di Maio, Marco Bussetti dovrebbe andare al ministero della Cultura. Sempre sul fronte 5 Stelle, Barbara Lezzi avrebbe la deleghe per le politiche destinate al meridione d’Italia mentre Alfonso Bonafede andrebbe al ministero della Giustizia. Infine, Gian Marco Centinaio (Lega) guiderebbe le Politiche Agricole e Giulia Grillo (M5S) il ministero della Salute.

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