E non diciamo questo auspicando una sudditanza di segno uguale e contrario nei confronti di Mosca: non sta scritto da nessuna parte che a Putin vadano date tutte vinte solo perché ha gli occhiali da sole ed è cintura nera. Fedele alla sua vocazione storica, l’Italia potrebbe svolgere un’attenta azione diplomatica di mediazione, ritagliandosi un ruolo da protagonista nello scacchiere internazionale e magari, en passant, curare i propri interessi. Qui, invece, siamo allo zerbinismo più meschino in cui di vantaggi geopolitici non si vede neanche l’ombra. Del resto sui teatri che contano la nostra presenza è ridotta al lumicino: in Siria non contiamo nulla, in Libia contavamo ma siamo stati ridotti a magazzinieri di interessi altrui. Il Mediterraneo è in fiamme, ma la nostra priorità è andare in Lettonia. Con questa attitudine a fare gli scendiletto degli americani e la vittoria di quella squilibrata della Clinton alle porte, il nostro avvenire è più radioso che mai.
Adriano Scianca
4 comments
Direi che il servilismo italiano verso gli Stati Uniti ha toccato uno dei punti più bassi della sua, peraltro già assolutamente deplorevole, storia.
I politici mandassero i militari a stanare i mafiosi invece che in Lettonia!! …Ah già, finirebbero in galera loro stessi! Meglio di no…
No agli italiani in Lettonia.
Si alle lettoni in Italia.
Quanto è vero ciò che asserisci in questo articolo. A proposito apprezzo molto anche gli articoli su “La Verità”.