Roma, 10 feb – Se anche l’anonimo Andrea Orlando gioca a fare il duro, significa che quel famoso passaggio dalla tragedia alla farsa è già stato completato. Il ministro della Giustizia uscente, intervistato su Radio Capital dopo aver visitato, all’ospedale di Macerata, gli immigrati feriti a colpi di pistola da Luca Traini (scordandosi però di visitare la famiglia di Pamela Mastropietro), ha rivelato di aver subito delle “minacce”. Di che tipo? Da chi? Con quale livello di attendibilità? Sarebbe stato interessante saperlo: che un ministro della repubblica venga minacciato non è cosa da poco. Il sospetto, in realtà, è che sia la solita speculazione politica a partire da qualche status sopra le righe sui social. La cosa più interessante, tuttavia, è il modo in cui Orlando ha raccontato la vicenda: “Ho ricevuto minacce, nei miei confronti e nei confronti della mia famiglia, ma per fortuna sono stato cresciuto da comandanti partigiani che mi hanno sempre insegnato che i fascisti non vanno tenuti in considerazione perché al momento buono sono sempre scappati. Non mi fanno paura”. Non c’è bullo meno credibile del secchione che si improvvisa bullo.
Ora, sulla veridicità storica dei fascisti che scappano dai partigiani, stendiamo un velo pietoso. È però curiosa la frase “i fascisti non vanno tenuti in considerazione”, detta da uno che appena poche settimane fa dichiarava di voler sciogliere i movimenti fascisti. Delle due l’una: o i fascisti sono dei palloni gonfiati inoffensivi, che abbaiano ma non mordono, oppure sono un pericolo eversivo. Tenere insieme le due cose è impossibile. Perché, del resto, lo Stato italiano dovrebbe voler sciogliere movimenti che “non vanno tenuti in considerazione”? L’impressione generale è quella di una schizofrenia assoluta, in cui ogni giorno qualcuno apre bocca e le dà fiato, magari contraddicendo ciò che ha detto la sera prima. Il Pd, del resto, è il primo a fare ciò che rimprovera agli avversari: fare campagna elettorale su queste problematiche. Questa rinnovata campagna antifascista, di fatto, serve al partito di Renzi per darsi un’aria “di sinistra” e far dimenticare la macelleria sociale cui hanno sottoposto gli italiani. E magari giustificare la futura union sacrée con Forza Italia in nome del pericolo fascista e della necessità di raggruppare tutte le forze “responsabili”. Come al solito, da quei lidi arriva solo fuffa e truffa.
Adriano Scianca

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11 Commenti

  1. a margine mi permetto di far notare che sulle persone oggetto di bersaglio è calato uno stranissimo
    silenzio, davvero inconsueto per l’appetibilitĂ  “democratica” della vicenda; normalmente i giornalisti
    “repubblicani” fanno a gare ad intervistare ed sottolineare le storie piĂą commoventi dei migranti;
    questa volta no.
    cosa si vuole nascondere,che forse il Traini volendo colpire spacciatori è proprio andato a segno ?

  2. Orlando dovrebbe far pace con il proprio cervello (ammesso che ce l’abbia) e vedrĂ  che le minacce spariranno e probabilmente ricomincerĂ  a fare dei discorsi di senso compiuto.

  3. Nel frattempo a Macerata nel silenzio generale dei media piddini va in onda la canzoncina ” quanto sono belle le foibe da Trieste in giĂą”……… meglio non commentare,su orlando e le sue pretese informazioni su fascisti bulli che scappano di fronte alle schiere infami di comunisti partigiani ricordo all’inadeguato e impreparato ministro ( corresponsabile della leggina che libera i delinquenti al di sotto dei 4 anni di pena) che esistono a profusione epici accadimenti in cui si è palesata l’indomita e coraggiosa grandezza degli ardimentosi uomini e camerati………la mollezza e la paura appartengono ai traditori sinistrorsi e ai comunisti vari, abituati da sempre a tradire gli amici e colpirti alle spalle.

    • Loro inneggiano alle foibe? Allora io dico che Traini ha fatto bene, d’altronde mica ha sparato a gente a caso, ha cercato di far fuori, purtroppo senza riuscirci, spacciatori di merda che non hanno nessuna remora a vendere morte si nostri ragazzi.

  4. Scorse le immagini dei quindicimila antifascisti, nonchĂ© antirazzisti, quanti erano gli italiani che non fossero immigrati di ogni risma e “sine titulo” (la maggioranza), gli accoliti dell’ANPI, gli inSTRADAti, gli indemoniati del vetetodosso marx-leninismo da bancarella feltrinelliana, i rastiani col bollino stellato in testa e le preziose risorse denatalizzanti di un fuliginoso femminismo?
    Va da sĂ© che all’interno dell’orgiastico serpentone arcobaleno a tinte rosse, molto plausibilmente urlavano “gibilda’” anche innumerevoli cloni degli assassini della ragazza massacrata dai loro coimmigrati.

  5. “……per fortuna sono stato cresciuto da comandanti partigiani che mi hanno sempre insegnato che i fascisti non vanno tenuti in considerazione perchĂ© al momento buono sono sempre scappati……” boom, ovvero IL RUGGITO DEL TOPO!!!

  6. quindi cresciuto0 da comandanti partigiani ( non uno , diversi ) , considerando che la mamma e’ una sola , capito che figlio di ….. e’ costui

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