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Vacanze in Sardegna, ci sarà bisogno del patentino di immunità?

by La Redazione
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La Fase 3 sarà quella del ritorno alla normalità e di una vita quotidiana all’insegna del mare e delle vacanze. Tutti noi abbiamo il desiderio di goderci la stagione estiva frequentando le spiagge italiane più belle: magari quelle della Sardegna. Come raggiungerle? Per esempio grazie alle offerte traghetti Sardegna che permettono di viaggiare in totale comodità e sicurezza spendendo il giusto.

Il modulo di registrazione

Nel corso degli ultimi giorni sono state numerose le proposte che si sono susseguite per rendere più sicuri gli spostamenti, soprattutto da parte di quei turisti che giungono da regioni d’Italia in cui ancora adesso ogni giorno si registrano decine di contagi. Di sicuro la necessità di tenere sotto controllo la pandemia e di monitorare il coronavirus ha avuto degli effetti significativi anche sul modo in cui si viaggia. I turisti che hanno scelto o hanno in mente di trascorrere le proprie vacanze in Sardegna dovranno fare i conti con regole modificate. Non ci sarà bisogno del passaporto sanitario, come sembrava in un primo momento, ma dovrebbe essere previsto l’obbligo di registrazione sia per chi viaggerà in aereo che per chi arriverà sull’isola con il traghetto. In questo modo, eventuali casi di positività al coronavirus dovrebbero essere rintracciati in modo più semplice e in tempi più rapidi.

Che cosa cambierà

I turisti saranno invitati a compilare un modulo, ma potranno anche scaricare sul telefono un’applicazione denominata Sardegna Sicura, il cui download dovrà essere effettuato già prima di sbarcare sull’isola. Potrebbero essere previsti dei voucher e dei bonus, invece, per coloro che decideranno di eseguire i test sierologici in maniera volontaria. A tutti i viaggiatori, inoltre, sarà imposta la misurazione della temperatura corporea, e coloro che avranno una temperatura superiore ai 37 gradi e mezzo non avranno la possibilità di partire. Vale la pena di ricordare che da diversi giorni ormai non c’è più bisogno delle autocertificazioni per spostarsi anche tra le regioni; tuttavia proprio a livello regionale possono essere stabilite delle norme specifiche. È questo il caso della Sardegna, per la quale le novità sono racchiuse nell’ordinanza 27/2020.

Come ottenere informazioni

La Regione Sardegna ha attivato, tra l’altro, un indirizzo di posta elettronica a cui potranno fare riferimento tutti coloro che desidereranno ottenere informazioni a proposito delle nuove regole e che vorranno recarsi sull’isola: la mail a cui scrivere è urp.emergenza@regione.sardegna.it. Vale la pena, poi, di leggere con attenzione il testo dell’ordinanza regionale, per evitare di giungere sul posto impreparati: le disposizioni da rispettare sono semplici, ma è sempre meglio essere preparati. Infatti tutti i passeggeri in viaggio dovranno presentare, insieme con un documento di identità valido e la carta di imbarco, una copia della ricevuta di avvenuta registrazione sull’app. Questa sarà attiva a partire dal 13 giugno; fino a quella data, invece, bisognerà compilare il modulo di registrazione.

Cosa bisogna fare per andare in vacanza in Sardegna

Ma in sintesi quali sono gli accorgimenti che dovranno essere adottati da chi vorrà andare in vacanza in Sardegna? Come detto, dal 13 giugno prenderà il via la possibilità di effettuare il download dell’applicazione Sardegna Sicura, che ovviamente potrà essere scaricata sia da Apple Store per chi ha uno smartphone con sistema operativo iOS che da Google Play Store per chi ha uno smartphone con sistema operativo Android. In alternativa all’applicazione ci si potrà limitare a compilare un form online per registrarsi sulla piattaforma web del SUS, lo Sportello Unico dei Servizi. Occorre precisare che l’app Sardegna Sicura, che allo stato attuale non può essere scaricata su Windows Phone, è differente rispetto a Immuni. Quest’ultima è stata sperimentata con finalità di tracciamento dei contatti in quattro regioni. Anche lo scopo di Sardegna Sicura è quello di garantire il contact tracing, ma – come viene spiegato nell’ordinanza regionale – sempre su base volontaria.

Il modulo da compilare

Per quel che riguarda il modulo che deve essere compilato, non si può parlare di un’autocertificazione come quelle che dovevamo sottoscrivere a marzo e ad aprile per uscire di casa; si tratta, invece, di un modello di registrazione all’interno del quale devono essere riportati i dati più importanti che riguardano il soggiorno sull’isola, oltre alle condizioni di salute personali. Il modello può essere scaricato in formato pdf dal sito della regione: così lo si può compilare in anticipo in modo da consegnarlo direttamente durante l’imbarco.

Quali dati sono richiesti

Oltre ai classici dati anagrafici, sul modulo deve essere indicato un numero di telefono; vanno segnalati, poi, il numero di un documento di riconoscimento e i riferimenti della casa, del campeggio o dell’hotel in cui si dovrà alloggiare. In più, sarà necessario rispondere ad alcuni quesiti relativi a sintomi potenzialmente riconducibili al Covid-19: viene chiesto, tra l’altro, se nel corso degli ultimi 21 giorni si è stati colpiti da tosse o febbre. Poi, finalmente, la vacanza inizierà.

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