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Shinzo Abe: no a scuse per passato coloniale del Giappone

by Guido Bruno
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Shinzo AbeJakarta, 24 apr – Nella capitale indonesiana si è svolto in questi giorni il vertice Asia – Africa, al quale ha preso parte anche il Giappone, in concomitanza con le celebrazioni del sessantesimo anniversario della Conferenza di Bandung, che aveva come obiettivo la coesione di tutti i paesi non allineati durante la guerra fredda.

I riflettori erano puntati sul premier giapponese, Shinzo Abe e sul passato coloniale del suo paese. Durante il suo discorso, Abe ha deluso le aspettative di quanti si auguravano delle scuse ufficiali riguardo la storia coloniale del Giappone. Il premier giapponese, infatti, ha espresso semplicemente un “profondo rimorso” riguardo la guerra.

Non si sono fatte attendere le proteste da parte del ministero degli esteri sudcoreano e dalla stampa cinese, che ha sottolineato l’assenza di esplicite scuse durante il suo discorso.

Niente scuse ufficiali e niente rimorsi per il governo giapponese, anzi, nel corso della giornata in Giappone il ministro responsabile per la gestione dei disastri, Eriko Yamatani ha visitato il simbolo del nazionalismo giapponese, il tempio shintoista Yasukuni. Al suo interno sono venerati più di 2 milioni di militari e civili giapponesi caduti in guerra.

Guido Bruno

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Luciano 24 Aprile 2015 - 1:23

L’unica differenza che mi vine in mente fra il passato coloniale Giap e quello di GranBretagnaFranciaSpagnaPortogalloOlandaBelgioUSA etcetc è che il Giappone ha perso la guerra, e stando dalla c.d. parte sbagliata.
Ma sicuramente non c’entra nulla.

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